Piani di utilizzazione, regolamenti edilizi e altri regolamenti comunali
Il piano di utilizzazione è uno strumento essenziale della pianificazione territoriale. Ogni Comune svizzero deve allestire un piano di utilizzazione o un piano delle zone, da sottoporre poi al Cantone per approvazione. Nei piani di utilizzazione vengono definite le zone destinate all’abitazione, al lavoro e all’agricoltura.
Le strategie di adattamento al cambiamento climatico e di mitigazione dei suoi effetti possono essere definite nei diversi piani di utilizzazione e nei regolamenti edilizi e delle zone. Questo può avvenire a vari livelli:
- Regime idrico seminaturale
- Rinverdimento urbano
- Inverdimento degli edifici
- Ulteriori misure di riduzione delle temperature e delle isole di calore
Regime idrico seminaturale
Negli insediamenti urbani, l’impermeabilizzazione delle superfici distrugge il ciclo naturale dell’acqua. L’acqua piovana, che normalmente penetra naturalmente nel terreno ed evapora grazie alle piante, defluisce dalle superfici impermeabilizzate. L’acqua viene così convogliata nelle canalizzazioni che, in tal modo, raggiungono i limiti di carico. In caso di precipitazioni intense, questo comporta l’allagamento di edifici, di strade e di fondi. La mancata infiltrazione porta anche a un abbassamento del livello della falda freatica, riducendo così la disponibilità di acqua necessaria per lo sviluppo della vegetazione.
Le superfici impermeabilizzate non solo hanno un impatto sul regime idrico naturale, ma favoriscono anche l’effetto isola di calore in città. Infatti, in particolare il cemento e l’asfalto immagazzinano il calore prodotto dall’irraggiamento solare. Anche la mancanza di spazi verdi favorisce l’accumulo di calore. La vegetazione, quando ha a disposizione acqua a sufficienza, utilizza l’energia solare per far evaporare l’acqua e contribuisce dunque a ridurre il calore. È quindi necessario promuovere l’infiltrazione e l’evaporazione e ridurre il drenaggio superficiale. Per raggiungere questo obiettivo, è necessario integrare a livello di pianificazione delle prescrizioni relative all’infiltrazione e all’evaporazione.
Volume tampone per le acque superficiali nel Regolamento edilizio e delle zone di Windisch AG: “Per sgravare le canalizzazioni, negli edifici più grandi devono essere previsti volumi tampone sufficienti per assorbire grandi volumi di acque superficiali. Ove possibile, questi devono essere progettati sotto forma di specchi d’acqua aperti e naturali.” (§ 72.3). L’articolo del regolamento di Windisch stabilisce che devono essere creati degli specchi d’acqua aperti in cui convogliare l’acqua piovana.
Prescrizioni per i parcheggi idonei all’infiltrazione nel Regolamento edilizio e delle zone di Kilchberg ZH: “Ove possibile, le superfici dei parcheggi devono essere permeabili e idonei all’infiltrazione, quando le condizioni geologiche consentano l’infiltrazione dell’acqua meteorica e nulla osti dal punto di vista della protezione delle acque.” (cifra. 13.2.2) e nell’Ordinanza sui parcheggi di Winterthur ZH: “Gli stalli devono essere formati da una superficie permeabile all’acqua. Eventuali deroghe devono essere giustificate.” (art. 13.2). I parcheggi sono aree spesso presenti negli spazi pubblici e si prestano all’infiltrazione dell’acqua piovana quando sono realizzati con pavimentazioni permeabili come i grigliati erbosi o la ghiaia.
Evacuazione delle acque del tetto in prossimità del terreno e infiltrazione nel Regolamento sulle acque di scarico di Burgdorf: “Le condotte di scarico delle acque del tetto devono essere disposte in modo da essere accessibili. Devono fuoriuscire dall’edificio in prossimità del terreno.“ (art. 13.4). L’evacuazione in prossimità del terreno consente la gestione superficiale (infiltrazione, ritenzione) dell’acqua meteorica e serve al contempo anche come protezione della proprietà contro il riflusso. “Ove possibile, le acque meteoriche non inquinate e le acque chiare non devono essere captate. Laddove le condizioni locali lo consentono, devono essere infiltrate.“ (art. 14). Questo articolo riprende la definizione della priorità riguardante la gestione delle acque meteoriche prescritta dall’art. 7 della legge sulla protezione delle acque, vale a dire l’infiltrazione come via prioritaria di smaltimento.
Restrizione relativa alle costruzioni sotterranee nel Progetto di nuovo regolamento edilizio e delle zone di Lucerna: “Nella zona edificabile in cui è ammessa la costruzione non contigua, il 50% della superficie della particella non computata nella superficie edificabile non può essere edificata né sopra né sotto terra. Quest’area deve essere progettata come spazio verde.” (art. 71.1). Questo progetto di regolamento limita l’edificazione sotterranea, creando così superfici importanti per la gestione e l’infiltrazione delle acque meteoriche e per la piantumazione di alberi.
Rinverdimento urbano
A causa della predominanza di superfici impermeabilizzate, negli insediamenti urbani c’è poco spazio vitale per la vegetazione. Ma proprio gli alberi che raggiungono una certa dimensione sono un elemento importante della città spugna grazie alla loro capacità di ridurre il calore nei centri urbani. In città, gli alberi hanno diverse funzioni: da un lato, gli alberi la cui chioma raggiunge una certa ampiezza forniscono ombra e riducono quindi l’incidenza dei raggi UV. Gli alberi assolvono anche la funzione di evapotraspirazione: in questo processo, gli alberi rilasciano vapore acqueo attraverso gli stomi. Questo aumenta l’umidità relativa e può abbassare la temperatura nell’ambiente circostante.
L’acqua piovana può essere convogliata verso superfici verdi come parchi o cunette filtranti alberate. Questa viene raccolta negli strati superiori del suolo e può contribuire alla riduzione del calore attraverso l’evaporazione.
Gli insediamenti urbani non offrono degli habitat particolarmente attrattivi per la flora e la fauna, a differenza degli spazi verdi che costituiscono un habitat ideale per le specie animali e vegetali. Per gli insetti e i piccoli mammiferi, in particolare, gli spazi verdi non solo forniscono uno spazio vitale potenziale, ma fungono anche da habitat di passaggio temporanei inseriti in un mosaico di ecosistemi diversi. Così gli spazi verdi e la vegetazione contribuiscono alla promozione della biodiversità, anch’esso tema importante per le questioni climatiche.
Oltre ai benefici per il clima, gli ambienti con spazi verdi e vegetazione sono importanti anche per il benessere della popolazione: essi offrono spazio per il relax e le attività di svago e aumentano la qualità della vita in una città.
Requisiti per le nuove piantumazioni nel Regolamento edilizio e delle zone di Wädenswil ZH: “Per garantire un’adeguata piantumazione, nuova o sostitutiva, deve essere piantato almeno un albero o un arbusto alto ogni 150 m² di area non edificata.” (art.12). Questo articolo stabilisce che, a partire da una determinata area della superficie, un certo numero di alberi deve essere incluso nella progettazione.
Estensione della garanzia dello stato esistente per le piante nel Progetto di nuova legge edilizia di Zurigo: “Gli arbusti e gli alberi che si trovano più vicini al confine in seguito all’assenso del vicino o alla prescrizione del diritto di rimozione sono protetti dalla garanzia dello stato esistente.” (art. 174). Con questa proposta di articolo, non solo gli alberi ma ora anche gli arbusti sono espressamente protetti. Ciò dimostra che oltre agli alberi urbani, anche la vegetazione più piccola è importante.
Inverdimento degli edifici
Negli insediamenti urbani lo spazio è ridotto e di conseguenza i tetti piani e le facciate sono particolarmente interessanti per l’inverdimento. Il rinverdimento dei tetti, in particolare, è un elemento importante del principio della città spugna. Infatti, questi tetti blu e verdi sono in grado di immagazzinare l’acqua, contribuendo così alla protezione dal calore e alla riduzione dei picchi di deflusso. Inoltre, forniscono un habitat per le specie animali e vegetali e quindi promuovono la biodiversità. A seconda dello spessore del substrato utilizzato, si parla di tetti verdi estensivi (8-15 cm) o intensivi (15-100 cm). Il verde intensivo è particolarmente interessante per il principio della città spugna, poiché lo spessore maggiore del substrato permette di raccogliere e immagazzinare più acqua. Di conseguenza, l’acqua piovana può essere trattenuta sui tetti e i picchi di deflusso possono essere ridotti. Di seguito sono riportati alcuni esempi di prescrizioni per i tetti verdi.
Regolamento edilizio e delle zone di Meilen ZH: “I tetti piani degli edifici e i tetti piani degli ingressi dei garage con una pendenza inferiore a 10° devono essere inverditi, a meno che non siano utilizzati come terrazze o esclusivamente per la produzione di energia.“ (art. 50 cpv. 5). L’articolo del regolamento edilizio e delle zone del comune di Meilen stabilisce chiaramente che i tetti piani devono essere inverditi.
Regolamento edilizio e delle zone di Rüschlikon ZH: “Le superfici non accessibili devono essere rinverdite.” (art. 20 cpv. 3). Questo articolo, breve e conciso, esige il rinverdimento delle zone inaccessibili dei tetti piani.
Regolamento edilizio e delle zone di Zurigo: “In tutte le zone, la superficie di un tetto piano che non viene utilizzata come terrazza accessibile deve essere piantumata con vegetazione di pregio ecologico, anche le superfici sulle quali sono installati gli impianti solari. L’obbligo di inverdire in modo ecologico sussiste nella misura in cui ciò sia possibile dal profilo tecnico e dell’esercizio ed economicamente sostenibile.” (art. 11 cpv. 1). Rispetto agli altri due, questo articolo sottolinea chiaramente che il verde estensivo può essere combinato con gli impianti solari. Per informazioni sulla combinazione di tetti verdi e gli impianti solari, si veda anche l’opuscolo Inverdimento dei tetti e impianti a energia solare.
Oltre ai tetti verdi, anche le facciate possono essere rinverdite. L’inverdimento delle facciate serve principalmente a ridurre il calore e a promuovere la biodiversità. A seconda del sistema, è possibile ottenere una maggiore densità di vegetazione. Il potenziale dell’inverdimento delle facciate è grande, poiché le superfici che possono essere inverdite sono numerose. Tuttavia, le facciate verdi richiedono in parte una manutenzione più impegnativa, che in genere associata a costi aggiuntivi. Va anche considerato che, oltre ad avere un impatto favorevole sul clima ambientale e sulla biodiversità, l’inverdimento delle facciate promuove anche il benessere della popolazione, poiché un’elevata percentuale di verde aumenta la qualità di vita. Sebbene l’inverdimento delle facciate non sia ancora affermato come quello dei tetti, a livello svizzero in alcuni piani di utilizzazione è previsto anche questo elemento, come nell’esempio che segue:
Regolamento edilizio e delle zone di Wald ZH: “L’inverdimento delle facciate chiuse può essere richiesto nell’ambito della concessione della licenza edilizia. I tetti piani degli edifici principali devono essere inverditi, a meno che non siano utilizzati come terrazze accessibili o per impianti solari.” (art. 11). Nel regolamento edilizio e delle zone del comune di Wald, nel Cantone di Zurigo, è indicato che anche le facciate devono essere inverdite. Anche l’inverdimento dei tetti è regolamentato.
Ulteriori misure di riduzione delle temperature e delle isole di calore
Per affrontare il problema dell’effetto isola di calore, esistono anche altre soluzioni, oltre a quelle già citate. Nel progetto di regolamento edilizio e delle zone del comune di Horw LU, c’è un articolo che richiama l’attenzione sul fatto che gli assi di ventilazione e le aree di produzione di aria fredda devono essere presi in considerazione nella progettazione: “Al fine di ridurre il carico termico negli edifici e negli spazi esterni e di promuovere la ventilazione negli insediamenti, l’autorità competente può imporre le seguenti condizioni nelle licenze edilizie: 1. edifici residenziali con più di sei appartamenti nei piani di quartiere e di edificabilità; 2. nelle zone del centro, nelle zone per il lavoro, nella zona mista per il lavoro e l’abitazione e nella zona residenziale e per il lavoro; 3. nelle aree particolarmente colpite dall’effetto isola di calore secondo l’analisi climatica cantonale, importanti aree di produzione di aria fredda e assi di ventilazione.” (art. 44a cpv. 1). Il capoverso 2 elenca le condizioni che riguardano in particolare: 1. la posizione e l’ubicazione di edifici e impianti; 2. la scelta dei materiali e la colorazione delle superfici; 3. l’inverdimento delle facciate; 4. l’ombreggiamento naturale e tecnico; 5. l’ubicazione e il tipo di piantumazione; 6. l’accesso all’acqua.